Cari amici,
come certamente saprete dalle notizie ormai diffuse, da lunedì 18 maggio nei giorni feriali e in particolare da Domenica 24 maggio Festa dell’Ascensione riprenderemo a celebrare in Chiesa la S. Messa.
È un ritorno dopo un periodo di tempo molto lungo causato dalla pandemia, è proprio un tornare a casa, nel luogo dove molti hanno ricevuto il battesimo, hanno incontrato Gesù per la prima volta nell’Eucaristia, hanno consacrato il loro amore e dove hanno accompagnato i propri cari all’incontro definitivo con Il Signore.
È l’incontro dove Cristo si dona a noi nel suo Corpo e Sangue nella Messa.
Molti hanno sofferto di questa mancanza pur supplita dalle Messe trasmesse per televisione, e accompagnata dalla preziosa preghiera individuale e comunitaria, ma ora sentiamo il desiderio del Signore da incontrare nei Sacramenti, con rinnovata passione, non per abitudine, ma per decisione consapevole e libera. E sentiamo anche il desiderio di incontrarlo insieme con i nostri fratelli nella nostra comunità dove ci sentiamo invitati a vivere la sua comunione e missione.
Il Signore è sempre stato ed è sempre con noi, ma si fa riconoscere nello spezzare il Pane e nella fraternità che crea come amore fraterno e come servizio umile gli uni agli altri, come carità verso i bisogni di tanti, piccoli e adulti, vicini e lontani.
Con lo stesso stupore di quel mattino di Pasqua, con la stessa speranza delle donne del Vangelo, con la stessa gioia dei discepoli, riviviamo l’incontro con Gesù risorto che nella nostra Chiesa come nel Cenacolo vuole fare Corpo con noi, fratelli e sorelle e ripete a noi timorosi e preoccupati per la situazione che viviamo: “Non abbiate paura! Io sono qui con voi, vivete con la mia forza ogni cosa e amate col mio cuore ogni persona a partire da chi vi è vicino”.
Tutti abbiamo voglia di incontrare Gesù insieme. Sia questo il desiderio che ci fa accettare le norme imposte per evitare il contagio. Le tante persone che si sono offerte per il Servizio di accoglienza ci indicheranno all’ingresso i posti da occupare, cureranno l’ordine della celebrazione, della Comunione e dell’uscita dalla chiesa. Anche sotto la mascherina ci riconosceremo fratelli e ritorneremo sempre nella chiesa per vivere da fratelli nel mondo.
Cordialmente,
Il vostro Parroco don Franco,
con don Arnaldo e don Simone.
